venerdì 14 giugno 2013
Torta sacher vegan
Negli scorsi giorni ho festeggiato il mio compleanno e dato che ho raggiunto i 30, invece di fare grandi festeggiamenti, ho preferito prendere una grande decisione per il mio futuro.
Da più di un'anno e mezzo ho eliminato dalla mia dieta i latticini a causa dell'allergia alle proteine del latte di mio figlio (come già avevo spiegato qui). Poi da qualche mese ho eliminato anche la carne dalla mia dieta.
Ora pensando a come vengono prodotte a livello "industriale" (perché di industria purtroppo trattasi), le uova, il miele e come vengono allevati o pescati i pesci, mi sono detta che non voglio più alimentare questo sistema.
Quindi il passo è stato breve nel ritrovarsi ad essere vegan. In fin dei conti più che una scelta è stato un processo che è maturato negli ultimi anni.
Quindi per festeggiare mi sono preparata questa ottima torta in versione vegan.
In casa è stata un successo e nessuno si è accorto della differenza con quella normale. :)
Torta sacher vegan
250gr. farina bianca
30gr. fecola
115gr. sciroppo d'agave
1/2 bustina di lievito per dolci
60gr. di cacao
35gr. di olio di semi (io ho usato colza)
3dl latte di riso
marmellata di albicocche (per farcire)
cioccolato fondente e latte di riso (per la copertura al cioccolato)
Mescolare tutti gli ingredienti secchi in una ciotola, e il latte, lo sciroppo d'agave ed l'olio in un'altra. Aggiungere i liquidi agli ingredienti secchi e mescolare. Dovrà venirvi un'impasto abbastanza fluido, ne' troppo denso, ne' troppo liquido. Nel caso aggiustate aggiungendo poca acqua all'impasto.
Ora foderate uno stampo rotondo con cerniera con la carta da forno e versatevi l'impasto.
Cuocete in forno preriscaldato a 180°C per 40-50 minuti. Dipende molto dal vostro forno. Per verificare se è pronto fate la prova stecchetto, se esce asciutto spegnete il forno e lasciate lo sportello aperto per una decina di minuti prima di togliere la torta.
Una volta che la torta si è raffreddata, tagliatela a metà e farcitela con marmellata di albicocche.
Ora sciogliete il cioccolato fondente con un po' di latte di riso e cospargete la torta, finché e tutta bella coperta di cioccolato. Ora aspettate che si solidifichi la copertura ed ecco pronta la vostra torta da gustare.
Buona settimana.
Ale
sabato 8 giugno 2013
Pesto di foglie di ravanello
I ravanelli sono una delle cose più facili da coltivare. Eppure io negli ultimi anni ho avuto dei raccolti scarsissimi. Così quest'anno ho pensato bene di seminarne una bella quantità pensando che non sarebbero nati. Ma come sempre la natura mi smentisce e mi sono ritrovata con una foresta di ravanelli nell'orto. Visto che per crescere però hanno bisogno di un po' di spazio tra uno e l'altro, ho dovuto eliminarne una buona parte.
Ma cosa farne delle foglie con quella mini radice rossa attaccata?
Di solito le foglie dei ravanelli che giungono a maturazione le uso da mettere nella frittata, ma visto che la quantità questa volta era davvero tanta, ho voluto provare a fare il pesto, per condirci la pasta con le patate.
Pesto di foglie di ravanello
Un mazzetto di foglie di ravanello
Aglio
Olio d'oliva extra vergine
Lievito alimentare in scaglie (o parmigiano per chi lo preferisce)
Pinoli
Per la preparazione si fa come per il pesto normale. A me piace preparalo nel mortaio, anche se è un po' più lunga come preparazione rispetto ad usare un minipimer o quant'altro, trovo che diventi più cremoso.
Prendete le foglie lavate dei ravanelli, e lavorate con gli altri ingredienti fino ad ottenere la consistenza di un normale pesto. Io vado molto ad occhio per questa preparazione, perché dipende molto dai gusti, se mettere di più di uno o dell'altro ingrediente.
Ed eccolo pronto per condire la pasta. Ha un gusto particolare, molto deciso. Giusto per capirci ai miei bimbi non è piaciuto molto, ma a noi grandi invece sì.
Se avete l'occasione provatelo, come alternativa al comune pesto di basilico.
Buona settimana.
Ale
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