Sono partita ad inizio settimana chiedendomi come poter conciliare autoproduzioni, casa, figli,..., e mi sono subito resa conto che non sarebbe stata un'impresa facile.
Un po' perchè ho sempre mille cose da fare e mi sembra che il tempo scivoli via troppo in fretta. Ma anche perchè con due figli piccoli, non sempre si riesce a mantenere quello che ci si era prefissati. Questa settimana ad esempio ho avuto per casa due piccoli anarchici che non mi hanno aiutato molto nell'impresa.
Ma prendendosi il giusto tempo nel giro di qualche giorno siamo riusciti a risolvere in maniera pacifica questo piccolo colpo di stato.
Comunque ad inizio settimana credevo che con un'organizzazione ferrea sarei riuscita a fare tutto. Ma mi sono resa ben presto conto che gli imprevisti erano molti di più di quelli che pensavo. Più cercavo di mantere ordine e disciplina nelle mie giornate più il caos si impadroniva di me.
Sono stata preda degli eventi perchè cercavo di forzare il normale flusso della vita.
Tutto questo finchè mi è tornato in mente una cosa che avevo letto in un libro un paio di anni fa.
Il libro in questione è "Reality Transurfing, Lo spazio delle varianti" di Vadim Zeland.
Nel sesto capitolo "La corrente delle varianti" nel sottotitolo "Assecondare la corrente" a pagina 212 dice:
"E ora immaginatevi un'altra scena: non opponete resistenza alla corrente, non create vortici superflui e al tempo stesso non siete in balia delle onde, come una barchetta di carta. Vi state intenzionalmente muovendo secondo la corrente e perciò potete scorgere i banchi di sabbia che vi vengono in contro, gli ostacoli, le zone pericolose, e riuscite a mantenere la direzione scelta facendo semplicemente dei movimenti armoniosi. Il timone è nelle vostre mani..."
Questo passaggio mi ha fatto capire che più si cerca di limitare il flusso naturale degli eventi, più ostacoli e problemi si creano.
Così ho cominciato a seguire la corrente delle mie giornate lasciando che gli avventimenti si producano da sè.
Questo non vuole dire che uno si sveglia al mattino e aspetta che le cose accadono, ma avendo in mente cosa si vuole fare della giornta si aspetta il momento propizio per far si che le cose avvengano in maniera naturale.
Può sembrare strano ma d'un tratto le cose cominciano ad andare nel giusto modo e si trova il tempo per tutto.
Alla sera si è comunque stanchi, ma almeno si è soddisfatti di essere riusciti a fare quello che si voleva.
Quindi la mia soluzione allo stress da autoproduzioni, si traduce in:
- Avere degli obiettivi chiari
- Non forzare gli eventi, ma sapere che le cose accadono da sole al momento giusto
- Godersi il naturale flusso della vita che sa come prendersi cura di noi se solo ci permettiamo di seguire il suo ritmo
- Siate sempre consapevoli di cosa state facendo
- Siate grati in ogni momento per tutto ciò che vi accade
Poi a volte uno tende a ricascare nei vecchi modelli, ma non ci vuole molto a rimettersi sulla giusta via.
E voi come fate a gestire le vostre vite?
Ale
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